MESSAGE FROM THE PEOPLE REVISITED

Nel 1972, quando ancora la popolazione afroamericana degli Stati Uniti elaborava il lutto dell'assassinio di Martin Luther King in un Paese profondamente diviso dalle discriminazioni razziali, Ray Charles pubblico' l'album 'A Message From The People', un potente invito all'unita' e alla comunione di intenti che resta uno dei dischi piu' socialmente consapevoli ed emotivamente coinvolgenti del 'Genius'. I texani Band Of Heathens lo rivisitano oggi per intero, proprio nel momento in cui gli Stati Uniti vivono un altro momento di acuta crisi razziale e di tensione alle frontiere, rielaborando la materia con il loro stile che rimodella quelle splendide canzoni aggiungendovi accenti di Texas twang, di ruvido blues e di boogie di frontiera. Riemerge, anche in questa veste, la grandezza e l'ispirazione nobile di brani come 'There'll Be No Peace Without All Men As One', ma e' soprattutto nella reinterpretazione dell'inno patriottico 'America The Beautiful' (che Charles aveva ammantato di assorte tonalita' gospel soul) a spiccare la qualita' dell'approccio inventivo della band di Austin: un piano verticale, un organo vorticoso, un coro e una splendida interpretazione vocale (che avrebbe reso orgoglioso il grande Ray, scrive Robert Crawford su Rolling Stone) convergono al punto di incrocio tra il miglior roots rock e il soul della Stax di Memphis. Una cover stupenda, perla conclusiva di un disco ricco di immaginazione, e una reinterpretazione per cui persino Quincy Jones, produttore della storica registrazione originale, ha gia' speso parole di grande elogio