We

"Gli Arcade Fire tornano al vecchio sound per il nuovo disco", titola la recensione del quotidiano "New Yorker" a proposito del sesto album della formazione canadese, registrato tra New Orleans, El Paso e Mount Desert Island e prodotto da Nigel Godrich (Radiohead, Paul McCartney, Travis, Beck, U2, Roger Waters, R.E.M. e molti altri) insieme ai coniugi e leader della band Win Butler e Regine Chassagne. "We" (liberamente ispirato al distopico e omonimo romanzo di Yevgeny Zamyatin pubblicato in Europa negli anni Venti del secolo scorso) è un viaggio catartico di quaranta minuti che, seguendo un arco narrativo ben definito, parte dall'oscurità per arrivare alla luce: si articola in sette canzoni divise in due parti distinte, tra una "I" che incanala la paura e la solitudine dell'isolamento e una "We" che esprime invece la gioia e l'energia del contatto umano. Il ritorno alle classiche sonorità del gruppo si riflette in complesse armonizzazioni di grande impatto in cui gli strumenti classici del rock si intrecciano con i timbri dell'arpa, degli archi, della fisarmonica, dello xilofono e del corno francese. Ciliegina sulla torta: in "Unconditional II (Race and Religion)" si sente anche la voce di Peter Gabriel