OH TO BE THAT FREE

Nate in un periodo critico della sua esistenza segnato dalla prima gravidanza e dai gravi problemi di salute che hanno messo a rischio la vita madre, le canzoni di "Oh To Be That Free" si sono trasformate per Michaela Anne in uno strumento di catarsi personale e collettiva: "Nei lunghi giorni e mesi in cui sono stata al capezzale di mia madre in ospedale senza sapere se sarebbe mai più stata in grado di parlare, camminare e somigliare a quel che era, ho continuato a cantarle a lei come al bambino che cresceva nel mio ventre", ha spiegato la cantautrice originaria di Brooklyn da tempo perfettamente inserita nella scena musicale di Nashville. Prodotto da lei stessa con il partner Aaron Shafer-Haiss, l'album che le contiene allarga i suoi orizzonti sonori rispetto ai tre dischi precedenti, e se la title track conserva le classiche sonorità del country contemporaneo il resto reca una impronta decisamente più folk e cantautorale