GOODNIGHT & GOOD LUCK

Influenzati da nomi storici dell'r&b come Chuck Berry, Little Richard, Bo Diddley e Ray Charles e ispirati anche da artisti contemporanei come J.D. McPherson, Nathaniel Rateliff e Gary Clark Jr., i texani 40 Acre Mule debuttano con un disco clamorosamente vintage e fresco in cui il rhythm&blues si tinge di country, soul, rock e blues confondendo i confini tra i generi. I cinque musicisti di Dallas - J. Isaiah Evans (chitarra e voce), Robert Anderson (batteria), Tim Cooper (basso), Chris Evetts (sax baritono e percussioni) e John Pedigo (chitarra e voce) - sono in pista dal 2015, si sono fatti le ossa suonando in innumerevoli club e bar e vantano gia' fan importanti come i James Hunter Six, Reverend Horton Heat e Alejandro Escovedo, e il loro esrodio non delude a partire dal sound 'primitivo, viscerale e un po' violento' dell'iniziale 'You Better Run', che Andy Thorley di Maximum Volume Music paragona per certi versi al blues di Leadbelly, scorgendo tracce di skiffle fine anni Cinquanta nel canto carcerario di '16 Days' e un ritornello terribilmente contagioso in 'Shake Hands With The Devil'. Il groove di basso di 'Make Up Your Mind', il romanticismo soul del lento 'Be With Me', la sensualita' di 'Bathroolm Wall', il mood riflessivo di 'Hat In Hand' (con un bel dialogo tra organo e chitarra), l'essenzialita' efficace di 'Something Next To Nothing' e - al polo opposto - la lussureggiante produzione spectoriana di 'I'll Be Around' aggiungono sapori forti e gustosi a una raccolta che termina in puro stile rock and roll epoca 'Grease' e 'American Graffiti' con l'irresistibile 'Josephine': il bello e' che tutto suona rigorosamente autentico e non puo' essere liquidato come puro revival e divertissement