TWO WORLDS

Due anni fa l'omonimo debutto su etichetta Tompkins Square aveva acceso i riflettori della critica e del pubblico piu' attento sul talento di Brigid Mae Power, cantautrice e polistrumentista nativa di Londra e cresciuta a Galway (in Irlanda). Il suo ipnotico carisma si sprigiona con piena efficacia anche in questo secondo disco, prodotto da Peter Broderick e registrato negli studi Analogue Catalogue in Irlanda: anche stavolta le sue canzoni evocano scenari gothic folk e rivelano ascolti giovanili di Joni Mitchell e PJ Harvey come di John Fahey; musica eterea e mistica, quella della Power, che in 'The Two Worlds' non rinuncia pero' a considerazioni politiche e di costume ('Don't Shut Me Up (Politely)' affronta il tema di scottante attualita' della subordinazione femminile). La rivista britannica Q ha gia' inserito questo disco nella lista dei consigliati del 2018 e non c'e' dubbio sul fatto che ci troviamo di fronte a un'artista singolare gia' dotata di una precisa visione politica e musicale