ASYLUM YEARS

L'importanza di Chris Hillman nella storia e nell'evoluzione del country rock, del roots rock, del folk rock e della psichedelia (come membro dei Byrds, dei Flying Burrito Brothhers e dei Manassas, per citare i tre progetti musicali piu' importanti che lo hanno visto protagonista) e' fuori discussione. Questa antologia a cura della Omnivore si concentra invece sui suoi primi dischi solisti pubblicati dalla Asylum: 'Slippin' Away', uscito nel 1976 e prodotto dai fonici Ron e Howard Albert (Derek And The Dominos, Allman Brothers Band, Jimi Hendrix), conta sul contributo di grandi session men e su un cast stellare di ospiti che include membri di Booker T. & The M.G.'s, Poco, Buffalo Springfield e Turtles, essenziali nell'aiutare il cantautore, bassista e mandolinista a confezionare un classico e impeccabile album di levigata musica californiana (anzi, losangelina) anni Settanta. Il successivo 'Clear Sailin'', dell'anno seguente, e' prodotto da Jim Mascon (Poco, Firefall) e segna invece un ritorno alle radici dei Byrds e dei Burritos con un sound piu' essenziale prodotto da una 'core band' piu' ristretta (diverse canzoni portano la firma di Hillman con quella di Peter Knobler, fondatore della rivista musicale Crawdaddy). Sono i primi passi di una seconda fase di carriera che ancora oggi (si pensi all'ultimo album prodotto da Tom Petty) produce frutti importanti: un utile ripasso su un vecchio repertorio spesso trascurato, arricchito nella confezione da un saggio a cura di Scott Schinder e da una nuova intervista con Hillman