Singing For My Supper

La prima volta che Dan Auerbach ha sentito la voce di Early James se ne è innamorato perdutamente, mettendolo subito sotto contratto con la sua etichetta Easy Eye Sound (già diventata un punto di riferimento per il mondo discografico indie americano): il primo frutto della collaborazione tra il cantante e chitarrista dei Black Keys e il cantautore cresciuto a Birmingham, in Alabama, è l'irresistibile 'Singing For My Supper', un disco che spazia dal blues più ruvido e grintoso al folk più nostalgico senza tralasciare il pop più classico e mettendo sempre in primo piano quella voce capace di passare da un ringhio gutturale a un delicato e vellutato sussurro anche nell'ambito della stessa canzone (si ascolti il sincero e autobiografico primo singolo 'Blue Pill Blues' che ricorda il periodo in cui l'artista era affetto da una depressione cronica) e di prestare attenzione maniacale al fraseggio e a ogni singola parola di testo. 'Per lui', osserva Auerbach, 'non è sufficiente scrivere una bella canzone ma è necessario che questa abbia un significato più profondo. Non le scrive perché siano universali, ma per se stesso'. L' humour asciutto e la propensione alle tematiche dark (evidente in titoli come 'Easter Eggs', amara confessione sul ramo più problematico della sua famiglia, e 'High Horse', che documenta il passaggio dall'entusiasmo adolescenziale ai vizi dell'età adulta) rivelano tra le ispirazioni di James i grandi poeti e romanzieri Southern Gothic accanto a colleghi come Tom Waits e Fiona Apple: coprodotto dallo stesso Auerbach insieme a David 'Fergie' Ferguson, 'Singing For My Supper' è un disco inetichettabile, e come scrive la rivista Mother Jones 'Early James è il tipo di persona che avrebbe potuto entrare ai Sun Studios negli anni '50 per registrare uno sfrenato singolo rockabilly con Sam Phillips...e che suona come un oscuro, ribaldo crooner degli anni Venti catapultato in una band heavy-alternative degli anni Novanta'