Ready or Not

Come avrebbe potuto essere un nuovo album dei Grateful Dead, se la morte di Jerry Garcia non avesse interrotto bruscamente il loro 'lungo e strano viaggio' nell'agosto del 1995? 'Ready Or Not' prova a rispondere a questa domanda assemblando nove brani mai incisi in studio dalla band californiana ma eseguiti dal vivo tra il 1992 e il ì95: pezzi che, come sottolinea l'archivista della band David Lemieux che ha curato personalmente la selezione, 'possono in gran parte stare accanto ad alcune delle canzoni più antiche e più amate dei Dead come autentici classici a dispetto della loro breve permanenza nel repertorio. Abbiamo scavato a fondo nell'archivio e ne abbiamo ascoltato innumerevoli versioni per scovare le performance dal vivo migliori e definitive. E le nove canzoni di 'Ready Or Not' dimostrano quanto i Dead (nella formazione composta da Jerry Garcia, Mickey Hart, Bill Kreutzmann, Phil Lesh, Bob Weir e il nuovo tastierista Vince Welnick) potessero essere grandi nei loro ultimi anni di concerti dal vivo'. Tutti masterizzati attingendo direttamente ai nastri soundboard digitali originali, i titoli includono due canzoni che debuttarono dal vivo nel febbraio del 1992 ('Way To Go Home' e 'So Many Roads') e quattro pezzi che fecero il loro esordio esattamente un anno dopo ('Lazy River Road', 'Liberty', la nostalgica e maestosa 'Days Between' firmata Garcia-Hunter che chiude l'album in una splendida versione registrata nel dicembre del 1994 all'Oakland-Alameda County Coliseum ed 'Eternity', che Weir scrisse con Rob Wasserman e il leggendario bluesman Willie Dixon); e' lo stesso Hunter, infine, a firmare i testi di 'Corinna' e 'Easy Answers' (su musiche di Weir) e di 'Samba In The Rain' (su musica di Welnick). Nessuno saprà mai che suono avrebbe avuto un ipotetico successore di 'Built To Last' (ottobre 1989), ma con 'Ready Or Not' - 'un disco in cantiere da molti anni', come ricorda Lemieux - è finalmente possibile farsene un'idea