Note By Note

In parallelo al libro di memorie ‘Time Is Tight: My Life Note By Note’ il settantaquattrenne Booker T. Jones – uno dei pochi sopravvissuti dell’epopea gloriosa della musica soul degli anni Sessanta – pubblica un nuovo disco in cui rivisita alcuni degli episodi più significativi della sua carriera: in ‘Note By Note’ il leggendario musicista, autore e produttore si cimenta come cantante, al pianoforte e all’organo Hammond B 3 (lo strumento che lo ha reso famoso) alla guida di un gruppo di musicisti che include il figlio Teddy Jones alla chitarra solista, il batterista Steve Ferrone (Average White Band, Steve Ferrone), il bassista Melvin Brannon, Matt Berninger dei National, Ty Taylor dei Vintage Trouble, i cantanti Joshua Ledet, Ayanna Irish, DeAndre Brackensick e Sharlotte Ginson e il diplomato alla Stax Academy Evvie McKinney. Booker T. celebra e rielabora undici brani che corrispondono ad altrettanti capitoli  della sua biografia, rievocando i tempi in cui – dodicenne – iniziò a esibirsi con Mahalia Jackson e reinterpretando non solo i classici della Stax di Memphis di cui è stato uno degli artisti più significativi – dal blues di ‘Born Under A Bad Sign’ di cui fu coautore per Albert King a capolavori del soul come ‘Cause I Love You’ di Rufus e Carla Thomas (il primo grande successo per l’etichetta), ‘B-A-B-Y’ della stessa Carla, ‘These Arms Of Mine’ di Otis Redding e ‘Time Is Tight’ che lui stesso porto’ al successo con i suoi MG’s, proposta nella versione estesa spesso eseguita dal vivo ma mai incisa prima d’ora – ma anche ‘Havana Moon’ e ‘Stardust’, title track di due album di Carlos Santana e Willie Nelson da lui prodotti, prima di chiudere con due inediti assoluti scritti insieme al figlio Teddy (‘Paralyzed’ e ‘Maybe I Need Saving’). Un viaggio musicale emozionante che riflette alcuni dei momenti cruciali dell’esistenza umana e artistica di un’icona della cultura afroamericana e di uno dei grandi protagonisti di una storia irripetibile