HANDFULS OF NIGHT

'Handfuls Of Night' ha iniziato a prendere vita quando Greenpeace ha commissionato a Simon Jeffes, leader e mente della Penguin Cafe (ex Orchestra), quattro composizioni musicali corrispondenti ad altrettante razze di pinguini che abitano l'Antartico, allo scopo di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul degrado ambientale del Polo Sud dove lo stesso musicista, nel 2005, aveva partecipato a una spedizione destinata a ricreare per un documentario della BBC l'ultimo viaggio in loco di Robert Falcon Scott avvenuto nel 1911. Ne ha preso forma un ciclo di melodie che evocano ampi orizzonti extraterreni, un movimento musicale circolare e dinamico, un viaggio sonoro che riflette quello reale da cui e' stato ispirato richiamando di volta in volta la lezione del minimalismo e del krautrock tedesco e i fraseggi pianistici a cascata del compagno di etichetta Lubomyr Melnik. Su un sostrato di ripetizioni e sottili mutamenti ritmici e utilizzando strumenti come violini con corde in budello, viola, violoncello, contrabbasso, percussioni, sintetizzatori, harmonium e pianoforti verticali e a coda, Jeffes e la sua band creano paesaggi sonori panoramici, al tempo stesso cerebrali ed emozionanti, delimitati dalla ambient pianistica di 'Winter Sun' e 'Midnight Sun', tra la malinconia vibrante di 'At The Top Of The Hill, They Stood...', le maestose suggestioni cinematografiche di 'Chapter', il folk contemporaneo di 'Chinstrap', il minimalismo di 'Adelie', l'impulso ritmico di 'The Life Of An Emperor', gli archi evocativi di 'Gentoo Origini' e la folktronica cristallina di 'Pythagorus On The Line Again', rivisitazione e continuazione della 'Union Cafe' che la Penguin Cafe Orchestra incise nel 1993