DREAMERS

Affetto per anni da una grave malattia di origine infettiva, l'ex leader degli Youngbloods Jesse Colin Young aveva quasi rinunciato alla carriera musicale: ispirato a riprendere a scrivere e registrare dopo avere visto il figlio Tristan esibirsi in un recital di jazz fusion con altri studenti del Berklee College of Music di Boston, ha realizzato con 'Dreamers' un disco vibrante e contemporaneo che getta uno sguardo su una serie di temi politici e sociali di attualita'. I quattordici brani composti dal veterano folk rocker newyorkese e da lui eseguiti proprio con l'ensemble del Berklee in cui suona il figlio (Donnie Hogue, JennHwan Wong, Aleif Hamdan, Sally Rose Stempler, Virginia Garcia Alves e Jack Sheehan sono i nomi degli altri ventenni provenienti da tutto il mondo che hanno collaborato al progetto) toccano i nervi scoperti dell'America attuale in pezzi come 'They Were Dreamers' (riguardante il caso scottante dei figli di immigrati passibili di deportazione dagli Stati Uniti) e 'For My Sisters', che si ricollega alle rivendicazioni del movimento Me Too nato per protestare contro le discriminazioni e le violenze nei confronti delle donne. Frutto di tre anni di lavoro, il diciannovesimo album solista di Young - proprio in occasione del cinquantesimo anniversario della sua canzone simbolo, 'Get Together' - ripropone il cantautore nelle vesti a lui congeniali di 'reporter' di quel che gli accade intorno. 'E' una zuppa saporita in cui convivono molteplici argomenti e stili musicali', dice lui stesso a proposito di 'Dreamers'. 'Insomma, un vero disco di Jesse Colin Young'