Close Beauty

Il grande chitarrista olandese che negli anni Sessanta e Settanta raggiunse fama mondiale grazie alla militanza in gruppi come Focus, Brainbox e The Hunters pubblica un nuovo disco su etichetta Mascot: intitolato 'Close Beauty', l'album - interamente strumentale - si ispira al semplice concetto secondo cui è difficile percepire il reale valore di un oggetto quando lo si guarda troppo da vicino ed è stato registrato da Jan Akkerman in uno studio vicino alla sua città natale insieme a Marijn van den Berg alla batteria, a David De Marez Oyens all'E-Bass e C-Bass e a Coen Molenaar alle tastiere. Sulle qualità tecniche del musicista (votato un tempo miglior chitarrista del mondo dal Melody Maker) è inutile soffermarsi, ma a stupire ancora una volta, in questa cavalcata tra performance elettriche e acustiche, in gruppo e in solitaria, è la sua voglia di sperimentare e il suo stile musicale senza frontiere, elegante e immaginifico come la copertina ricavata da un dipinto di Michael Cheval. I suoni 'panoramici' e la varietà timbrica di 'Beyond The Horizon', 'Tommy’'s Anniversary' e 'Meanwhile In St. Tropez', la malinconia di 'Passagaglia' e di 'Reunion', il puro divertimento di 'Good Body Every Evening' e la struttura sofisticata dell'iniziale 'Spiritual Privacy' sono difficile da etichettare, nella migliore tradizione di Akkerman: 'Ho sempre potuto dire che nessuno dei miei album suona allo stesso modo', spiega lui stesso. 'Esplorare cose nuove è sempre stata la mia aspirazione'