Circles Around The Sun

Toltosi la vita nell'agosto del 2019, il mai abbastanza compianto cantante, autore, grande chitarrista e polistrumentista Neal Casal (Chris Robinson Brotherhood, Ryan Adams) aveva indicato tra le sue ultime volontà il completamento delle registrazioni che aveva effettuato una settimana prima di morire con i Circles Around The Sun, la band psichedelica californiana di cui era elemento portante. Il tastierista Adam MacDougall (Black Crowes), il bassista Dan Horne (Cass McCombs, Jonathan Wilson) e il batterista Mark Levy hanno esaudito i suoi desideri completando un disco composto da sette brani: si tratta ancora una volta di un'opera interamente strumentale che tuttavia segna una decisa svolta stilistica rispetto ai suoi due predecessori, un'evoluzione che vede la band proporre una versione più scintillante, elegante e persino danzereccia di se stessa, una sorta di 'disco cosmica per il corpo e per l'anima, sempre ancorata al groove ma ascendente verso le stelle'. Registrato dal grande fonico Jim Scott (Wilco, Rolling Stones, Tom Petty) nel suo studio californiano a Valencia, 'Circles Around The Sun' sviluppa i suoi ritmi a partire da una vecchia drum machine del 1983 (The Sequential Circuits Drumtrak) prendendo direttamente ispirazione dal P-Funk dei Parliament e dei Funkadelic di George Clinton, dagli Head Hunters di Herbie Hancock e dagli strumentali dei Beastie Boys: per la band di Los Angeles, dopo il lutto dell'anno scorso, è arrivato il momento di risorgere e di celebrare una nuova fase esistenziale nel ricordo dell'indimenticabile Casal