BOOKENDS

Il precedente 'Middle Of The Road' (2017) era stato salutato come il disco della rinascita di Eric Gales, quarantaquattrenne blues rocker di Memphis attivo dai primi anni Novanta. 'The Bookends' lo vede invece spingersi in nuove direzioni, impegnato in un viaggio di autoesplorazione in cui mostra di essere progredito ulteriormente come compositore e come cantante (sulle sue doti di chitarrista non e' necessario soffermarsi). Il cantante, autore, rapper, produttore e polistrumentista B. Slade e i compagni di scuderia Doyle Bramhall II e Beth Hart lo aiutano (insieme alla sua band composta dal bassista Mono Neon, dal batterista Aaron Haggerty, dall'organista Dylan Wiggins e dalla percussionista, corista nonche' moglie LaDonna Gales) a confezionare un album vibrante, scritto nell'arco di nove mesi e prodotto da Matt Wallace (Maroon 5, Faith No More) dopo la morte improvvisa di David Bianco cui il compito era stato inizialmente affidato. Tra composizioni originali che parlano con sincerita' di cambiamento ('Reaching For A Change', 'Somebody Lied') e di amore ('How Do I Get You', 'Whatcha Gon' Do'), spicca una trascinante versione di 'With A Little Help From My Friends' in duo con la Hart ('Perche' quella canzone? Perche' siamo entrambi dei sopravvissuti, grazie all'appoggio dei nostri amici') mentre 'It Just Beez That Way' vede Gales cimentarsi per la prima volta tanto alla chitarra slide che alla beatbox